Il governo ha ceduto e ha vinto Telecom: il piano Ngn di Stato, per la fibra ottica nel 50 per cento delle case, sposa la tesi di Telecom Italia di coprire solo le zone non interessanti per gli operatori. E quindi quelle meno profittevoli. Del resto la tesi che il ministro PaolO Romani voleva perseguire- copertura anche nelle zone più interessanti- si sarebbe scontrato probabilmente con la normativa UE. L’ha fatto notare anche l’amministratore delegato di Telecom Italia.
Adesso non si sa se il progetto partirà, perché non ha senso che ci sia solo Telecom (se no la rete se la fa da sola…). Devono partecipare gli operatori o almeno Cassa depositi e prestiti. Che però vuole investire solo in un progetto profittevole. A queste condizioni chissà se lo sarà; il ministero scommette di sì, comunque. Tutto da vedere. Anche perché il profitto è basato su una stima dei costi un po’ troppo ottimistica: 8,3 miliardi di euro.
Nota a margine: mi sembra anche il primo caso al mondo in cui uno Stato propone un piano nazionale NGN senza stanziare nemmeno un euro. Ve ne risultano altri?
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