Ormai gli eventi corrono via come su un piano inclinato: tutti i soggetti sono d’accordo nel cambiare le regole di intenret, per tutelare chi fa gli investimenti nella rete. E tra questi c’è anche Mediaset. Da nemica di internet (di YouTube in particolare) che era, ha fatto presto a salire tra i protagonisti delle nuove web tendenze.
Notevole l’incontro di ieri, alla Commissione europea, tra tutti i big di internet in Europa. Non solo gli operatori ma anche gli over the top (cioè i fornitori di contenuti), Google, Apple e a sorpresa persino Mediaset. Come già da qualche giorno sembra evidente, Mediaset infatti è ormai tra i fornitori di contenuti internet più pesanti e quindi uno dei soggetti interessati allo sviluppo dell’Ngn (reti a banda larghissima).
Su questo bisogna puntare il faro: che le nuove regole, invocate da tutti e quindi sempre più probabili, non siano- premiando troppo chi investe- una barriera all’innovazione. Un freno alla pregevole caratteristica distruttiva di internet: di promuovere nuovi attori e modelli di business a discapito di quelli passati.
La pensa così in fondo anche il ministro Romani quando dice di voler coinvolgere anche gli over the top, nel progetto di fare una società pubblico-privata per la fibra ottica.
Romani quindi ha sposato un’idea, finora sostenuta soprattutto dagli operatori (ma che pian piano sta convincendo anche Google): anche gli over the top devono partecipare agli investimenti in nuove reti, dato che avranno bisogno di utilizzarle e di contare su una maggiore velocità internet. Tra gli over the top è balzata però in prima linea anche Mediaset, con cui il passato di Romani ha qualche ricorrente collegamento.
Tutto torna, come vedete.
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