“Il primo iPhone è uscito nel 2007 e ancora non abbiamo un prodotto che si avvicini alla loro esperienza. Android è arrivato sulla scena poco più di due anni fa e questa settimana ha occupato la prima posizione per volumi di vendita nel settore degli smartphone”.
Qualcosa andrà perso, nel processo. La prima vittima sarà Symbian, che “si è dimostrato poco competitivo nei mercati leader come gli Stati Uniti” ed è diventato “n ambiente sempre più complicato sul quale sviluppare per rispettare le attese in espansione dei consumatori”.
A parlare è il capo di Nokia. Per un giornalista italiano è una sorpresa, tanta trasparenza nell’ammettere i propri errori. Ed è un grande segno per il futuro. E’ una sopresa perché noi siamo abituati a combattere con manager di operatori che parlano in modo contorto e involuto e vogliono apparire così, indecifrabili, nei loro virgolettati sui giornali. E’ difficile da credere, ma bisogna combattere per spiegare che L’Espresso non può pubblicare una frase che sembra uscita da un giornale governativo della Corea del Nord.
Un po’ è la cultura dei manager. Un po’ sono i difetti dei giornali italiani, che, dipendenti dalla pubblicità, hanno abituato male i manager.
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mica tanto trasparente, e’ un documento interno e riservato diffuso dal WSJ 😉
Sì, hai ragione. Ma già Nokia a ottobre ha sorpreso quando ha detto “we are back”, ammettendo di essersi assentata dall’innovazione
Per quanto riguarda Symbian, la colpa è anche di Nokia: perché si sono mossi in grave ritardo per cercare di farlo competere e poi non ci hanno nemmeno creduto o spinto più di tanto… avevano aperto il codice sperando in un “effetto Android”, ma questo non basta, dovevano farsi motore e spingere la cosa come ha fatto Google, ma l’open source è troppo distante dalla filosofia di Nokia e così del fantomatico Symbian 4 si è vociferato per pochi mesi e poi puff…
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