Ho conferma dal ministero dello sviluppo economico che ha concesso una proroga di ben due anni per la verifica delle coperture minime WiMax. I termini erano che dovevano rispettare una copertura minima, pena la perdita della licenza ministeriale, entro novembre. Adesso avranno due anni in più. Il ministero ha voluto riconoscere che la crisi ha reso ben più difficile del previsto rispettare quei termini. C’è da dire, inoltre, che la licenza è costata troppo, agli operatori- cifre record in Europa.
Il bilancio è che il WiMax resta una partita aperta. La direzione che si sta prendendo è verso una tecnologia che avrà un proprio ruolo nella lotta al digital divide, anche se non sarà quella soluzione principe e assoluta che si sperava, a causa appunto dei ritardi nella copertura.
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