Dopo anni di negoziati e di battaglie, stanotte è arrivato l’accordo fra Parlamento e Consiglio europeo sul testo da adottare per il pacchetto Telecom. Ora resta solo il voto in plenaria, che non può comunque più modificare il testo ma solo accettarlo o respingerlo in toto. Ricordo che sono le leggi tlc che ci accompagneranno in Europa per i prossimi anni.
Il testo è complesso e ora gli addetti si metteranno ad analizzarlo per capire come si pone verso i diritti degli utenti internet e la questione delle disconnessioni, cioè il tema più controverso del pacchetto.
Mi sembra lampante però il passo avanti rispetto alle minacce della vigilia. Adesso viene garantito all’utente il diritto a un processo e ad essere udito, e alla presunzione di innocenza. Sarebbe stato anti democratico il contrario, com’era previsto nel testo precedente. Alla fine è prevalsa l’idea che non si possono gettare alle ortiche secoli di conquiste democratiche sui diritti dell’uomo solo per difendere il copyright.
Non è proprio un lieto fine per gli utenti, però, perché pare che il testo si possa interpretare così: che l’utente possa essere disconnesso prima del processo (e dopo una procedura anche non giudiziaria); ha diritto a un processo, ma dopo la disconnessione.
Prima ti tolgo internet poi se ne parla. Un punto che sta a cuore ai fautori del copyright, perché solo così possono sperare in un deterrente reale.
Grazie a Scambio Etico per aggiornarci così puntualmente
{ 2 commenti }
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