E’ tra le righe del rapporto Digital Britain, scrive il Guardian. I provider devono limitare il p2p del 70 per cento, collezionando i dati degli utenti, consegnandoli all’ndustria musicale (come avviene in Svezia), limitando la loro velocità (come fanno già sotto banco alcuni operatori di casa nostra e altrove).
Proteste degli Isp. Ma non per i valori di internet e degli utenti, no: perché non voglino sobbarcarsi il costo delle operazioni. Ma sono disposti a collaborare, dice Orange.
Non c’è ancora la legge, ma l’intendimento è chiaro e tracciato. Da qui alla legge però, esperienza insegna, la strada può essere lunga e tortuosa.
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ma non e’ cosi’…
chiedi a FC.
c’e’ la raccomandazione di fare una norma che dia un potere ad ofcom, per chi e’ recidivo, di imporre sanzioni, anche tecniche, (propozionali, non discriminatorie, trasparenti, oggettive, giustificate, e compatibili con gli ordinamenti), che ofcom deve individuare.
qualcuno banalizza dicendo “non si puo’ tagliare, rallentiamoli”, ma e’ tutto da vedere. anche perche’ prima bisognera’ fare la norma che dia ad ofcom questi poteri (ammesso che venga fatto, per adesso sono raccomandazioni, per l’appunto…)
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