Sorpresa sorpresa. Negli Usa
Ma dicono che è solo segno che il settore là è maturo ed è integrato ormai nel mercato complessivo.
Ancora più sorprendente quindi che forse anche alcuni soggetti italiani stiano soffrendo perché la pubblicità online pure da noi non è più così brillante. Non è ancora tempo per un bilancio, ma ci sono voci insistenti in tal senso. Certo è che- a quanto mi dicono due importanti editori online- Google ads non paga più così bene come un tempo…
{ 2 commenti }
Interessante, e anche preoccupante per molti versi, sono d’accordo con te. Credo che gli ads di Google non abbiano mai risolto i budget di nessuno (ma aspetto smentite), per l’Italia e l’impatto sui big bisognerà vedere cosa accadrà agli ntermediari tradizionali.
In Italia l’online Adv viaggia ancora a doppia (a volte tripla cifra) e forse verso la fine dell’anno la tendenza del mercato USA arriverà anche da noi.
Il problema è che in valore assoluto l’online in Italia non ha ancora raggiunto livelli tali da sopperire alle perdite dei media tradizionali.
Questo vale in particolare per i publisher multicanale che gestiscono anche carta, tv, radio, cinema, affissioni, ecc.
Il motivo è che non è non c’è ancora una adeguata cultura imprenditoriale legata ai media digitali, purtroppo usati ancora poco, male e con lo stesso approccio ai media tradizionali.
Scarsa conoscenza da parte delle PMI (che in Italia sono una bella fetta del PIL), paura di rischiare da parte delle grandi imprese (o meglio, dei loro manager), avversità ai cambiamenti di chi ha business avviati da decenni, tutti insieme hanno portato a questa situazione.
Quando il calo arriverà anche da noi, queste carenze saranno ancora più evidenti.
Roberto
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