Il governo promette: stanzieranno 1,47 miliardi per dare banda larga a tutti, lameno 2 Megabit, entro il 2012. Che è un po’ quanto consigliato dal superconsulente ministeriale Francesco Caio, con il suo recente rapporto.
Stavolta sarà la volta buona? Si noti che una promessa di questo tipo è stata fatta più volte, in diverse legislature. E anche questa volta, per ora, non si va oltre la promessa e l’annuncio. Non c’è insomma niente nero su bianco. Di questi 1,47 miliardi fanno parte 800 milioni di fondi CIPE che erano stati assegnati a questo scopo (anti digital divide) un anno fa e che poi sono rimasti bloccati.
E sono i soli soldi dello Stato nel computo degli 1,47 miliardi; il resto sono fondi europei e (forse) di privati. Insomma, invece di dire: “accidenti, adesso questi 800 milioni li sblocchiamo, scusate per il ritardo”, Romani li ritira fuori come se fossero una cosa nuova.
Se si è perso un anno come se niente fosse, riusciranno a rispettare stavolta la scadenza del 2012?
I fondi da dove verranno?
“Romani ha ricordato gli 800 milioni già stanziati e ora all’esame del Cipe, i 264 milioni già adibiti al progetto banda larga e un’ulteriore integrazione dei fondi pari a 188 milioni provenienti da fondi europei da investire nelle aree ‘C’ ovvero rurali a sviluppo intermedio e aree ‘D’ ovvero rurali con problemi complessivi di sviluppo”.
E il resto?
Interessnati comunque i dettagli: fibra, ponti wireless e rinnovamento apparati/centrali.
“La copertura sarà realizzata – ha continuato Romani – prevalentemente in fibra, offrendo così una connettività sino a 20 mb/s al 95,6% degli italiani e in tecnologie radio nelle aree scarsamente abitate dove non risulta conveniente intervenire con infrastrutture fisse. L’accesso radio interesserà il 3,9% della popolazione a cui sarà garantita una capacità di 2 megabit, raggiungibile con il wireless”. Un investimento del genere permetterà di estendere la fibra sostituendo l’attuale rete in rame: “Investiremo 564 milioni di euro per connettere 2900 centrali in fibra ottica e mille centrali con sistemi wireless”.
Inoltre il governo intende rinnovare i vecchi apparati “in circa 8.000 nuove centrali investendo 161 milioni di euro”. E ancora “bonificare la rete di accesso incrementando la connettività sia fissa sia mobile. Un intervento – ha aggiunto Romani – oneroso che implica una spesa di 747 milioni di euro”.
Nel dettaglio il valore totale del progetto prevede la realizzazione di opere civili e la relativa fornitura di materiali per 763, 85 milioni; fornitura hardware e software per 617,66 milioni e attività di progettazione per ulteriori 89,81 milioni.
“Queste attività – ha concluso Romani – interesseranno nel progetto circa 50.000 lavoratori nei quasi 4 anni necessari a eseguire i lavori”.
{ 2 commenti }
ovviamente no
basta vedere cosa ha fatto infratel fino ad oggi e cosa dovrebbe fare in 3 anni…
VERGOGNA! Questi MAIALI GALATTICI non hanno quagliato nulla fin’ora…e hanno pure il coraggio di chiedere altri fondi?
MA INVESTIMENTI NELLA FIBRA DI CHI, DI NUOVO DEL SOLITO GIRETTO DI AMICHETTI!?!?!?
Non date retta a questi quattro sciacquapalle…i soldi li faranno sparire di nuovo…sopratutto adesso con questa crisi.
Il governo non ha centrali, non ha infrastruture; sono le AZIENDE PRIVATE ad averle e non le aziende privatizzate o controllate da ‘sti rintronati che non hanno ancora capito come funziona la rete, benchè tendenzialmente controllata dal governo (ladro)
Piuttosto questi capitali dovrebbero essere distribuiti alla PMI ITC, secondo una graduatoria basata sui MERITI e sui PROGETTI CONCLUSI e COMMERCIALIZZATI.
FATTI, NON PRUGNETTE!!! 😀
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