Aveva solo 50 anni. Fabio Metitieri è scomparso lasciandomi attonito durante una mia breve vacanza praghese.
Solo pochi giorni prima mi ero confrontato con lui sui temi della network neutrality. Avevo stima di lui. Lui non perdeva occasione di criticarmi, ma con quel modo diretto e argomentato che ti senti di dover rispettare. Se lui era un troll, come molto lo giudicavano, come definire allora quei commetnatori, spesso anonimi, che criticano articoli senza nemmeno averli letti? Ho con lanciano strali privi di ragionamento?
Alla blogosfera è venuto a mancare ora il suo tafano socratico. Peccato, gli faceva bene. La critica argomentata fa sempre bene, anche quando ci sempra priva di fondamento. I greci la chiamavano dialettica, pare fosse la ricetta per arrivare a un livello superiore di conoscenza. Gli ingredienti sono: posizioni chiare e distinte e voglia di discutere e ragionarci sopra.
Addio Fabio
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Ho smesso di leggere qualche blog solo perché non c’erano più i suoi commenti. A quel punto mancava il sale.
Con i suoi modi eccessivamente diretti di affrontare le questioni aveva una straordinaria capacità di andare al cuore del problema.
Potevi attaccarlo per la maleducazione ma mai per la mancanza di competenza.
Ti costringeva a riflettere.
Gli sia lieve la terra
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