Quando vedo il sito di Youreporter.it, che ora ha video sui tafferugli di Bergamo, penso che anche questo potrebbe rientrare tra le vittime dell’emendamento D’Alia sull’apologia di reato. Obbligo di filtro dei provider a contenuti scomodi, che esprimano un’opinione: basta una denuncia e via, il sito è inaccessibile, fino alla prima udienza.
E’ questo lo scenario a cui alcuni esponenti del governo stanno lavorando: se per ora non pensano di censurare programmaticamente internet, almeno vogliono creare gli strumenti legislativi-spade di Damocle per avere il terreno pronto, quando si tratterà di bloccare alcuni siti. Insomma, vogliono caricare i futuri fucili per mettere a tacere le voci libere sul web.
Per adesso, stanno prendendo le misure al web e vedo i vari tentativi di legge piuttosto grossolani, con buchi giuridici che li condanneranno a vita breve. E’ quando i tentativi di bavglio si affineranno che bisognerà preoccuparsi davvero.
{ 3 commenti }
Alex troppo vero quello che dici… invece di incentivare ed investire in TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE in Italia si bada a chiudere definitivamente la rete!
L’HANNO BLOCCATO DI NUOVO, è inaccessibile.
Non uso pirate bay ma credo nell’intelligenza delle persone e sono quindi contro ogni forma di censura.
voglio andare via dall’Italia…
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