Lo spiega benissimo Quinta in un lungo post di oggi.
Io tengo a specificare la differenza tra far rispettare le leggi anche sul web e la censura. Riguarda un concetto caro in democrazia, quale è la libertà di espressione
DOMANDA
Ma non è giusto far rispettare le leggi sul web?
RISPOSTA
Sì, ma in modo analogo al mondo reale. In democrazia c’è quello che si chiama libertà di espressione: io sono lbero di dire, scrivere, quello che vogliono. Salvo poi pagarne le conseguenze, con eventuali denunce e processi. Il filtro sul contenuto è invece a priori: impedisce anche l’espressione e salta la fase processuale. Nel mondo reale, è come se io ritirassi dalle edicole i giornali che parlano male di un certo politico o imprenditore. O come se impedissi a qualcuno di salire su una scatola e parlare con il megafono. E’ questo passaggio che sfugge a molti: perseguire un reato d’espressione è una cosa, impedire che avvenga è un’altra cosa. Sulle rapine possiamo fare prevenzione. Sull’espressione, così importante anche quando danneggia reputazioni altrui e incita ai reati, dobbiamo andarci in modo più sottile.
E poi spiegatemi come mai i gruppi su Facebook no e le magliette-mafia sì, i negozi dedicati a mussolini sì.
{ 1 commento }
Concordo con te e con l’ottimo Stefano Quintarelli: purtroppo in Italia internet viene visto come una cosa, e la vita reale come un’altra.
E’ un vero peccato che la nostra nazione “moderna” sia testimone di nefandezze di questo tipo.
Poi ci credo che gli investitori vanno altrove 🙁
I commenti per questo articolo sono stati chiusi.