La crisi ha solo accelerato i problemi economici dei giornali, che già erano in nuce, concordo con Granieri. E questo vale anche negli Usa. La conferma è che le entrate dei giornali stanno calando più velocemente degli altri media.
Ora si rivolgono all’online per recuperare, ma per ora stanno perdendo anche lì, negli USA
Nel lungo periodo forse l’online darà respiro, ma nel frattempo, nell’immediato, i giornali devono trovare un altro modo per restare a galla. eMarketer consiglia di diversificare il modello di business. Certo, la ricetta è tutta da trovare ed è da fare in fretta: è come provare a cambiare una ruota quando è già esplosa e ha fatto andare l’auto in testa coda…
Il nuovo giornalismo che ne emergerà potrà essere migliore, con meno clientele e maggiore qualità. A patto di avere abbastanza ossigeno per arrivarci.
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IL vero problema perchè i giornali siano in crisi è da ricercare solo nel mancato ricambio generazionale dei vari uffici diffusionli delle case editoriali. Adesso le varie case editrici si affidano ai vari Distributori Nazionali, che non fanno altro che riversare migliaia di copie nella filiera distributiva senza sapere e quindi far sapere alla casa editoriale che fine fanno le copie stampate.
Chi ci guadagna in questo caso è solo la società di servizio (Il Distributore Nazionale) che guadagna sia sulla fornitura che sulla resa.
Chiunque voglia sapere altro, non ha che chiederlo.
può un distributore di gionali decidere di non fornire un edicola con tanto di autorizzazione comunale come punto esclusivo???
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