Su Mantellini si discute di titoli ad effetto, di come siano efficaci. Personalmente, su internet soprattutto, preferisco titoli descrittivi.
1)Sono migliori per i motori di ricerca, per i feed e per una lettura veloce
2)Li ritengo più onesti. Informano, non cercano di persuadere con effetti speciali, ma si appellano alla sola razionalità del lettore. Tutto il contrario della pubblicità insomma. Ecco, i titoli a effetto sono un passettino più vicini alla pubblicità. O con la retorica.
Cfr. Michele Sorice, «Dall’evento al testo» in Le tecniche del linguaggio giornalistico, a cura di Gianni Faustini, Roma, 1995, p. 95
«Piú tradizionali, infine, i titoli descrittivi. Sicuramente diversi e piú incisivi di quelli banalmente referenziali, non sono tuttavia comparabili con l’immediatezza dei titoli ironici. Presenti, di fatto, su tutti i giornali, hanno abbandonato le prime pagine per collocarsi nelle pagine interne, specie quelle di cronaca locale. Purtuttavia il loro uso, spesso indice di rispetto per il lettore, è rimasto in alcuni giornali di grande tradizione come ‘Il Corriere della Sera’ o ‘Il Messaggero’».
Nei commenti, la vostra opinione…
{ 1 commento }
A me i titoli vengono da schifo: faccio una fatica bestia a trovarli, a prima vista mi piacciono, il giorno dopo li immagino su un feedreader e vomito…
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