Su Repubblica vedo ora un pezzo su una scoperta: le cellule del grasso, gli adipociti, si rigenerano e quindi il loro numero resta costante nel tempo.
In realtà è la conferma empirica di una teoria già da tempo accreditata. Se ne trae una conseguenza interessante: che ci sono obesi che non riescono a dimagrire perché ,anche se hanno fatto il possibile e quindi hanno cellule di grasso poco piene, il loro numero esorbitante comunque fa volume eccessivo.
Il numero di adipociti di ua persona si crea in base all’alimentazione seguita durante l’infanzia/adolescenza. CHi è obeso da piccolo può avere grossi problemi a dimagrire dopo, per il numero elevato di adipociti, e inoltre ha più facilità di diventare un grande obeso (perché se riempio le mie tante cellule grasse ottengo molto più volume del magro che ignrassa e riempie le sue poche cellule grasse).
Tre precisazioni.
1)Questo vale per gli obesi. E’ sbagliato desumere che valga anche per le persone sovrappeso, per le quali invece i metodi tradizonali (meno calorie, più attività fisica) funzionano. Niente alibi!
2)E’ sbagliato anche desumere che gli obesi siano senza speranza a causa dell’alto numero di adipociti. Comunque possono svuotarli e migliorare la situazione. E’ vero però che per chiudere il cerchio bisogna trovare un modo per ridurre il loro numero.
3)Qui c’è una mia idea. La società dovrebbe premere sui genitori che rendono obesi i propri bambini, poiché li nutrono come maiali all’ingrasso, al pari di quei genitori che invece per scarsa attenzione li denutrono. Dovrebbe intervenire una pressione sociale su quei genitori, da parte di assistenti sociali, ripeto come su quei genitori che danno poco da mangiare ai propri figli.
Perché si fanno danni permanenti ai bambini.
{ 3 commenti }
La gestione alimentare dei bambini è materia complessa. Spesso non mangiano e allora si insiste. Poi si prende la piega e si insiste, per abitudine, anche quando, improvvisamente, iniziano a mangiare. Si fa presto a parlare, anche il genitore più accorto potrebbe fallire miseramente.
Ok Antani.. ma non fare nulla è sbagliato, preferisco provare e sbagliare che sbagliare senza aver provato… oddio.. ho detto una banalità, scusate..
il messaggio n°2 l’ho scritto io, è partito senza che avessi finito di firmarmi.. 🙁 sorry
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