Emorragia WiMax

di alex il 21 Gennaio 2008

Update
Sono passati due giorni di rilanci, ora ci sarà il terzo. La cosa notevole è Fastweb che si ritira dalla Lombardia.

Si apprende or ora che le offerte delle aziende, per l’asta, sono 29. Le manifestazioni di interesse erano state 45.
E’ presto per dirla tutta, ma si profila una gara in sordina. Io spero ancora che questo WiMax riesca almeno un po’ a ridurre il digital divide italiano, creando però connessioni buone e non surrogati di banda larga nelle zone sfigate del Paese

{ 11 commenti }

Giovanni Garofalo Gennaio 22, 2008 alle 10:44

“ziende” – “ua gra” – “reisca” – Alex, ma scrivi sempre così quando sei agitato? Seeeenti, non è che domani, verso le 11, sei disponibile a fare un salto in Via Mecenate con una macchina fotografica ed un registratore, che facciamo un’intervista con uno dei magnati delle TLC italiane che potrebbe essere pure interessato a questo tuo articolo? Parleremo di sfiga, ovviamente…

Anonimo Gennaio 22, 2008 alle 11:09

ahahahahahah, grande Giovanni!!!

Giovanni Garofalo Gennaio 23, 2008 alle 21:15

Niente, silenzio….stampa, ma le correzioni le hai fatte :/
Alex, sarei felicissimo se arrivasse una diffida anche a me, almeno avrei davvero qualcosa di cartaceo sulla quale lavorare.
Pensa, dal 3 luglio NESSUNO mi ha ancora comunicato NULLA e ieri, mi hanno addirittura fatto attendere al telefono e poi fatto cadere la linea. In attesa di un contatto legale per capire come stornare le fatture che continuano ad arrivare….in via bonaria, s’intenede.
DOMANDA: posso chiederti lo storico dei posts che mi interessano? Anche pagando il tuo impegno per fare un copia/incolla.
Attendo fiducioso una tua risposta. Grazie 🙂

Toda Joia Gennaio 24, 2008 alle 10:06

Ehi signor GiGa, a proposito di scrivere bene, “qualcosa di cartaceo sulla quale lavorare” digitato in buon italiano dovrebbe essere “qualcosa di cartaceo SU CUI lavorare” così come “s’intenede” dovrebbe probabilmente essere “s’intende”. Analogamente “posts” in italiano rimane “post” anche se plurale.
Insomma bella gente, lavatevi bene le manine dopo che avete mangiato i pop-corn, sennò poi le dita si appiccicano ai tasti e vien fuori quel che vien fuori.
DEH, QUI IN EMILIA SI SCHERZA SEMPRE OVVIAMENTE…
;-)))))

Giovanni Garofalo Gennaio 24, 2008 alle 17:15

Ciao Gioia! 🙂
Ovviamente il post significa ben altro, ma Alex non risponde….forse un elettro-shock?
Scsa gli errori, ma spesso scrivo anch’io veloce, butto giù le idee, altrimenti poi me le scordo :))

Come sai che mangio pop-corn? 😛

alex Gennaio 24, 2008 alle 17:17

Adesso basta con questi off topic, se volete dirmi qualcosa mandatemi un’e-mail

Toda Joia Gennaio 25, 2008 alle 0:30

E’ che forse è OT il WiMax… Non ha mai avuto fortuna e mai l’avrà, perlomeno a queste latitudini.
Si può fare un paragone con le strade: per reggere al grande traffico ne servono poche, ampie, scorrevoli e ben gestite da pochi grandi competenti soggetti. A nulla serve una rete di tante piccole caotiche viuzze senza pedaggio ma assai precariamente percorribili, con problemi di interconnesione o comunque gestite con una moltitudine di regole e norme non armoniche o addirittura contraddittorie.
Chi partecipa a questa “gara” o è un disperato alla ricerca di qualche business aggiuntivo per non morire, oppure al contrario sta già troppo bene e vuol solo mettere qualche insignificante asset a bilancio disimpegnando un po’ dell’eccessiva liquidità che ha accumulato in quesi anni spennando gli utenti italiani con tariffe esorbitanti (vedi il costo vergognoso degli SMS).
Ma, ahimè, non c’è alternativa a questo schifo.

Anonimo Gennaio 25, 2008 alle 13:52

già ma questo blog aveva avuto il suo momento di gloria con Elinet e company, senza di quello torna ad essere uno dei tanti nulla in circolazione, bye bye.

Giovanni Garofalo Febbraio 7, 2008 alle 1:13

Ciao Alex, novità per Elitel? 🙂

Scherzi a parte, ho letto questa sera il bando di assegnazione delle frequenze WiMax e mi sono un po’ meravigliato.

http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/wimax_bando/Bando_wimax.pdf

Ho letto poi il tuo articolo molto dettagliato sul Corriere delle Comunicazioni: http://www.corrierecomunicazioni.it/xml/hp3.asp?IDcontent=3614

Leggendo in particolare i punti 13 e 14 del bando, che riportano i costi, non sono riuscito a capire come modularli fra loro, al fine di creare un’eventuale network on-air e capire meglio il costo di queste licenze e il motivo per il quale parecchi si sono ritirati.

Da un calcolo simulato mooolto grossolano, supponendo una veloctà di 35Mb su un’area di 314Km/q e supponendo una superficie di forma quadrata, ottengo una distanza massima di 17Km/2 dal centro stella. Quindi 8,5Km dall’antenna emittente omnidirezionale.
Per intenderci, come andare dal Duomo a Linate, più o meno.

http://mappe.alice.it/tcolnew/index_alice.html?pmk=HPdir#sez=1110&tpr=C&ft=1&com=Milano%20(MI)&ind=Piazza%20del%20Duomo&nc=&comR=Milano%20(MI)&indR=Aeroporto%20Linate&ncR=&z=9.6&x=9.234555&y=45.46285&lx=9.1904&ly=45.4642&ex=9.27871&ey=45.4615&cv=1&pv=1&noc=13

L’area mi sembra piuttosto vasta e mi domando: quanto potrebbe costare una connessione WiMax in quelle aree dove non arriva neanche un doppino telefonico?

G 🙂

Giovanni Garofalo Febbraio 13, 2008 alle 15:26
Marco Febbraio 15, 2008 alle 15:51

Alex , ma ancora co sta panzana che il wi-max puo’ ridurre il digital-divide ??? Ma quale digital-divide … non esiste , esiste solo il cultural-divide.

Ma dai , guarda la Francia col wi-max , che fine hanno fatto.

Inoltre il wi-max cosi’ come si fa’ in Italia , non ha nessuna capacita’ di banda ….

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