Sempre più comunità rurali protestano presso le società che preparano le mappe per i navigatori satellitari, chiedendo perciò di essere tolti dalle loro carte geografiche. “Noi però non possiamo farci niente”, replica Dick Snauwaert, portavoce di TeleAtlas, la società che provvede mappe digitali al sistema. “I nostri dati riflettono la realtà. Nessuno ci dà l’autorità di cancellare un villaggio o una strada dalla faccia della Gran Bretagna, come se non esistesse”.
La classica risposta aziendale da culo, a un problema reale, che colpisce gli utenti di gps e i villaggi inglesi, le cui piccole strade sono rovinate da immensi bestioni sviati condotti lì dai gps delle loro macchine.
E’ una risposta da culo perché non si tratta di eliminare i villaggi dalle mappe, ma di istruire il gps in modo da fargli capire quando certe strade a)non sono adatte al passaggio di auto più grandi di un maggiolino b)non sono le più veloci, anche se in linea d’area sono le più brevi.
Invece di aggiungere inutilities come la possibilità di scattare foto, perché non si lavora a migliorare l’interpretazione delle mappe? Soon finito più volte in centri storici di paesotti, in vie dove passerebbe solo un mulo
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il problema non è la teleatlas che fa le mappe, ma chi fa i sw per le strade, ovvero i produttori di navi
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