Come segnala Gilioli, lo scandalo Italia.it ora riempie le pagine dei giornali (con un qualche ritardo rispetto a Punto Informatico, che ne parlò per primo; poi l’espresso ci fece un’ampia inchiesta).
C’è davvero da restare allibiti? Secondo me Italia.it, in se stessa e per le sue vicende, solo rappresenta la quintessenza del modo con cui la politica italiana si è approcciata alla tecnologia, finora.
O meglio, è passata da un atteggiamento di indifferenza seccata, negli anni ’90, a uno di finto attivismo, che insegue platealmente, superficialmente e apparentemente le novità tecnologiche.
E quindi: cialtroneria, spreco di soldi, progetti iniziati, declamati e mai ultimati. Vogliamo ricordare la carta d’identità elettronica, promessa dal 2001? O la guerra persa contro la carta nelle PA?
Basta questo per fare cadere le braccia
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Please, please, let italia.it be closed, please…
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