Ho dedicato un po’ di tempo a leggere l’offerta Bitstream con cui Telecom Italia intenderebbe adempiere alla a lungo attesa delibera Agcom, la quale in teoria mette una pezza a molti mali della banda larga italiana: la povertà di scelta e la cattiva qualità delle Adsl nelle zone non raggiunte dalla rete di operatori alternativi; lo scarso pluralismo dell’IPTv attuale. Ad oggi c’è solo Alice Home Tv e Fastweb; e soltanto la prima nelle zone non raggiunte da reti alternative. Anche Tiscali e WInd lanceranno la propria Tv solo nelle zone dove arriva la propria rete.
Il Bitstream è nato per permettere di avere Adsl migliori e IP Tv alternative anche su rete Telecom, a patto che l’offerta appena lanciata da Telecom sia soddisfacente per i provider. E ad oggi non lo è: troppo cara, parrebbe. Sono quasi 140 pagine e mi servirebbe molto più tempo per studiarla, ma a una prima lettura colpiscono gli alti costi per fare alternative ad Alice Home Tv (ben superiori al costo della stessa Alice Home Tv) e la quantità di sovrapprezzi imposti alle Adsl nude. Non solo un canone maggiorato di ben 9,71 euro al mese, ma ache costi di recesso, attivazione, subentro…assenti sulle Adsl all’ingrosso attivate in presenza di linea voce.
La nuova Adsl all’ingrosso piange
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