Enzo Mazza (presidente federazione musicale italiana) ha inviato a me, come a tanti altri, il proprio punto di vista sulla direttiva Ipred 2. Il succo è che le polemiche e l’accor uomo che hanno lanciato i vari blog sono in realtà frutto di ignoranza, perché le cose più contestate, nella direttiva europea, sono già realtà in Italia.
Già, ma è proprio questo il problema: abbiamo la normativa pi severa in Europa. La direttiva introduce a livello comunitario alcune cose che da noi sono già scandalo giornaliero, come il fatto che le forze dell’ordine debbano perseguire d’ufficio le violazioni del diritto d’autore, senza nemmeno bisogno di querela di parte (della serie: queste violazioin sono perseguite con più severità dello scippo ed è come se i detentori di diritti d’autore avessero trasformato la polizia in un esercito a proprio uso e consumo).
Addirittura, la direttiva smorzerebbe alcuni eccessi draconiani della normativa italiana, come il ricorso al codice penale per violazioni senza fini di lucro.
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ehm ci sarebbe la risposta di daniele minotti sulla questione…credo sia da prendere in considerazione
ho ricevuto anch’io il messaggio di un sedicente poliziotto Prisco Mazzi nella posta universitaria. Stesso testo qui riprodotto. Ma mi sfugge lo scopo di tutto questo. Cui prodest?
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