Decreto liberalizzazioni

di alex il 26 Gennaio 2007

bersani

A me questo decreto sa molto di demagogico, almeno per le cose che riguardano le tlc. Sono temi su cui l’Autorità Garante tlc stava già per deliberare e comuqnue spetta a lei; il decreto impone cose inattuabili alla luce dell’attuale scenario delle regole. Prendiamo la presunta abolizione dei contratti annuali in voce e adsl, su cui leggo tanto tripudio in rete. Già adesso si può disdire in ogni momento, ma si paga la penale, per esempio i mesi restanti del canone Adsl. Il decreto abolisce la penale? Solo per quei costi non giustificati da costi subiti dagli operatori- si legge. Ebbene, quelli degli operatori alternativi sono giustificati: versano costi una tantum a Telecom, per ogni linea conquistata. Poi si rifanno appunto nell’ambito di quei 12 mesi di contratto.
Né possono cambiare i contratti Telecom, se quelli degli alternativi continuano a subire queste penali. Non sarebbe equilibrato per la concorrenza. Perché qualcosa cambi davvero, deve cambiare tutta l’impalcatura delle regole, da monte a valle; è inutile riferirsi ai soli vincoli operatore-utente. E per questo motivo bisogna che Agcom si attivi.

{ 14 commenti }

aghost Gennaio 26, 2007 alle 19:03

concordo è una operazione sostanzialmente propagandistica, che non scalfisce per nulla gli assetti di potere attuali. Ci vuol altro che l’abolizione dei costi della ricarica. Singolare poi che il governo si metta a fare il lavoro dell’Authority, scavalcandola.

Nel decreto, patetico lo spazio dedicato a “Telefonia, Internet e tv”, sono 9 righe e mezza!

Cristiano Gennaio 27, 2007 alle 1:16

quello che mi fa incaz…e e’ che il provvedimento rimandera’ nel tempo
l’abolizione dei costi di ricarica che se fosse stata attuata dall’authority ormai sarebbe presto avvenuta !

Bersani fara’ avere alle compagnie un’ultima grandinata di (nostri) soldi
e poi va in TV aa raccogliere applausi e consensi!!!

Burn Gennaio 27, 2007 alle 11:19

@ Alessandro Longo:
Nell’articolo che hai linkato ( http://www.speedblog.net/archives/2007/01/26/adsl-e-telefonia-fine-dei-contratti-di-12-mesi ), l’autore usa i termini “Disegno di legge” e “Decreto” come sinonimi, anche se in realtà sono due concetti distinti.

mauro Vergari Gennaio 27, 2007 alle 13:30

Non posso non intervenire sulla questione. Sul mio blog ho manifestato soddisfazione per quanto ha deliberato il governo, soprattutto in merito all’opportunità offerta ai consumatori di rompere un contratto quando vogliono. NON E’ DEMAGOGIA! E’ la volontà di ripristinare giustizia. Il mercato se è libero deve dare spazio alla concorrenza e c’è concorrenza vera se il potere di determinare i moimenti di mercato sono in mano UNICAMENTE al consumatore. In Italia non è così, le aziende sono le più tutelate, i loro interessi sono al primo posto e sono sempre le stesse aziende che decidono che tipo di diritti deve avere il consumatore. Un cappio insomma. Le aziende poverine hanno investito tanti soldi? Soffrono di cattive regolamentazioni? Devono rientrare dei loro investimenti? Tutto giusto ovviamente. Ma allora dobbiamo anche tener conto del reddito delle famiglie, di quei consumatori che pagano servizi non richiesti, oppure che hanno acqistato connessioni internet a velocità inesistenti, per non parlare di chirimane abbonatio a pay tvc he aumentano il canone a loro piacimento tanto per 12 mesi sei incastrato? Questo è ciò che vogliamo? Alessandro informati, oggi non si può disdire un bel cavolo!!!!! Devi pagare tanti soldi per toglierti di torno un azienda che ti offre cio che non vuoi. Bella giustizia. Perchèi giornalisti non si fanno un giro agli spostelli delle associazioni consumatori, TUTTO I GIORNI GREMITI DI CENTINAIA CITTADINI CHE CHIEDONO GIUSTIZIA E AIUTO? Allora non parliamo di demagogia per favore. Anzi è ancora poco ciò che si fa. Purtroppo si discute su un provvedimento del quale non si è ancora letto il decreto, (DECRETO LEGGE IMMEDIATAMENTE OPERATIVO)speriamo che non accada come al solito, che basta una virgola per annullare i dirittti. Le aziende devono capire che qualsiasi regola si applica deve partire dal diritto del consumatore e poi di consegueza va regolato diritto delle imprese. L’Agcom purtroppo non applica tale principio, qualsiasi decisione che prende aspetta sempre che siano in accordo le aziende. Questo è secondo voi il compito di un’ autorità che deve garantire???? Un piccolo esempio. E’ circa un anno che esiste un tavolo per realizzare una delibera che permetta con facilità il passaggio da un operatore all’altro, bene, dopo un anno di discussione ancora non si trova un accordo e ancora non c’è una delibera. Ecco perchè arriva la politica con il governo a dire basta! Agcom tu non fai??? Allora le direttive le faccio io. Per decreto sparisce la tassa sulle ricariche e ora sai come fare la delibera. E’ dal 2004 che chiediamo un provvedimeto. Aessadro mi spiace non essere in accordo con te, le regole vanno fatte ma partendo dal basso, ovvero garantendo solo il diritto dei consumatori che finalmete potranno dterminare chi è vincente nel mercato. I consumatori non vanno trattenuti per contratto ma per l’efficenza e l’attenzione verso i clienti che un azienda dimostra. Scusa lo sfogo che sicuramente compredndera visto le tua alte qualità professionali

Giulio Gennaio 28, 2007 alle 11:31

Bravo Mauro! Sono d’accordo con te: da qualche parte occorreva iniziare e speriamo che i ladruncoli della Telecom non ne inventino di nuove per fregarci ancora, come hanno sempre fatto finora!

Atono Gennaio 28, 2007 alle 16:10

mari e giulio cncordo con voi, Alessandro ti stimo ma penso che la demagogia in questo senso può riguardare solo il fatto che bisognava trovare una soluzioe per recuperare un pò di popolaritaà alla fine che male c’è, e un modo di fare della politica, è inevitabile… quindi la critica alla demagogia è inutile. la cosa importante è che per la prima volta nella storia all’interno di un decreto c’è il riferimento a qualcosa di veramente nuovo, qualcosa che è veramente venuto da volontà popolare, grazie al mitico D’Ambra. qui non c’entra niente il solito teatrino dei politcanti…c’entra il fattto che anche lassù qualcuno sta capendo che non ce la facciamo più ad essere presi per il……
praticamente. Di sicuro in futuro ci saranno altri modi di prendere in giro il popolo, è la norma ahimè di un sistema democratico…..ma sarà sempre più difficile si spera se ci sarano iniziative massicce e soprattutto giuste come la simbolica battaglia per le ricariche.

per concludere, oltre ad andare a vedere il problema dei contratti tel ed internet….la situazione non è per niente come hai detto tu….te lo posso dimostrare inviandoti se vuoi i 3 anni di lettere che ancora mi manda tele 2 per un contratto da loro non rispettato nei miei confronti al di fuori del pag di somme non previste alla firma…e non parliamo di telecom…..e di sky (il Vero monopolista in italia, anche se non lo posso sopportare qui SilvioB. ha ragione).

poi non mi dire aghost che non ti farà piacere, a te come ad alessandro, così come a tutti quanti di non dover più pagare una cosa illegale come i costi di ricarica. si può prlare quanto si vuole, ma per il cell., specie in italia, si spende un casino. il risparmio li è reale lo vedi, il servizio ti costa di meno(al di fuori di un eventuale aumento delle tariffe, ma il servizio e tuo a costo 0).
la demagogia, per riprenderti, caro alessandro, è il sempre e ormai anacronistico discorso su quanto si guadagna o si perde con i cambi di scaloni irpef…..li si che c’è da fare molta demagogia….ma qui il costo effettivo e reale di un servizo per noi essenziale lo tocchiamo con mano….non con la demagogia. la strada è l’azzeramento dei costi di entrate nei sevizi di comunicazione univesale così come per altri servizi essenziali…questo è un buon inizio..di certo è solo l’inizio…e te lo dice una persona succube , come molti italiani di montagna e di paese, del digital divide. io ora sto pagando per parlare con te…..e non vado che a 56k ancora…quale adsl…e ti sembra normale….che devo pagare per una cosa ormai morta, senza giustificazione economica…almeno mi inizio a pagare la connessione con i soldi di risparmio delle ricariche…questa è economia reale.

Ti seguo come sempre, perche sei una persona seria, ci tenevo solo a precisare…..

ciao e alla prossima.

Santi Febbraio 2, 2007 alle 11:10

Sono pienamente d’accordo con il nuovo decreto (nonostante non sia contento di questo Governo per altre questioni come il taglio dello stipendio, dovuto alla nuova IRPEF in vigore dal 2007, per compensare la quale dovrei effettuare più di 60 ricariche al mese !).
Ho solo due commenti:
1) Ho paura che, conoscendo gli operatori, troveranno il modo di utilizzare la frase “quei costi non giustificati da costi subiti dagli operatori” per neutralizzare gli effetti del decreto;
2) Per coerenza, il Governo dovrebbe eliminare quella famosa “Tassa di Concessione Governativa” che, in pratica, è l’equivalente per gli abbonamenti, del costo delle ricariche. Inoltre tale eliminazione renderebbe inutile il ricorso alle SIM ricaricabili a vantaggio di abbonamenti senza canone e, mediamente, con tariffe migliori, annullando, di fatto qualsiasi costo di ricarica ed evitando un pagamento anticipato del servizio.

Avete commenti a riguardo?

Saluti

Michelangelo Febbraio 6, 2007 alle 18:44

60 x 5 = 300 ; se la manovra finanziaria del 2007 ha comportato un perdita, per Santi, equiparabile a “più di 60 ricariche al mese” Vorrei avere il suo livello di reddito. Se così fosse non mi interesserei del decreto Bersani.
O sbaglio?
ciao a tutti

Caracolla Febbraio 19, 2007 alle 10:50

La cosa più brutta è la disonestà intellettuale. Voler usare qualsiasi argomento come occasione di critica occulta alla fazione policta avversa. Ma fatelo con altri argomenti. Il decreto Bersani è inattaccabile da questo punto di vista.
Vi levano il cappio al collo e voi gridate alla demagogia.
Ingrati e disonesti.

Alberto Febbraio 24, 2007 alle 23:22

Mi dispiace di leggere messaggi negativi sul decreto Bersani che, sicuramente sarebbe stato più ampie qualora possibile e senza freni e condizionamenti dei Parlamentari dei c.d. “Poteri Forti” (Banche, Compagnie Assicuratrici, Caste, Case Petrolifere ecc).
Volete rimanere con il metro di misura come era precedentemente ai Decreti?
Allora fate contratti specifici con i Fornitori che mantengano i “Punti Aboliti” (esempio: Canone di ricarica telefonica, Commissioni Massimo Scoperto Bancario ecc..).
Ne sarete esclusivamente “Felici”.
Saluti

andrea d'ambra Febbraio 26, 2007 alle 22:50

Ciao Alessandro,
scopro solo oggi il tuo blog… complimenti.
Forse non molti sanno come sono davvero andate le cose sulla questione “costi di ricarica”. Mi riferisco alla petizione che ha raccolto quasi 1 milione di firme e unica causa della soluzione di questo balzello tutto italiano.
Per maggiori info: http://www.aboliamoli.eu
A presto
Andrea D’Ambra

Aldo Marzo 1, 2007 alle 12:29

Bene, Questa è la strada,
aboliamo tutto ciò che siamo costretti a pagare anche se non usiamo.
Estendiamo il principio anche agli oneri fiscali e contributivi di qualsiasi genere che non ci spettano anche per mancanza di reddito sufficiente.
Forse quel giorno saremo civili.
A proposito sapete che gli affitti costano il doppio per motivi fiscali
ed intermediari. O no? Se mi sbaglio correggetemi con argomentazioni valide, concrete e documentate. Sembra che non “centra” con le ricariche ma “centra” come principio.

Forse è tutto da rifare come disse il nostro caro Bartali.

Elisa Giugno 16, 2007 alle 13:55

Hmm… sweet! [*../nice_site2.txt*]

ree music video Settembre 30, 2007 alle 8:21

Hi, there!..a95a05b811374a8e91712ed6b4e67be9

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