Mi sembra che il prossimo pezzo su PI sia il migliore mantellini degli ultimi anni. Argomenta un collegamento tra i ritardi (comprovati) dell’Italia sull’Ict e il vezzo imperituro di fare caccia alle streghe contro internet.
Pezzo divertnete, tra l’altro. Questo è il mio paragrafo preferito.
Eppure non sarebbe difficile capire che Internet è il luogo dell’alterità. Il contesto in cui possono convivere gli estremi e dove la concomitanza delle diversità si trasforma in valore. E maggiore libertà per tutti. E abitudine al contraddittorio e alla tolleranza. Non è cosi difficile capire che molti degli “al lupo al lupo” che impegnano le energie di polizia e magistrati oggi in questo paese, terz’ultimo nelle graduatorie dell’Europa dei 25 per la diffusione della rete, ricordano la barzelletta della vecchietta che chiama la polizia perche nel condominio di fronte una coppia sta facendo l’amore nella propria stanza a finestre aperte e che alla contestazione dei poliziotti sul fatto che da lì non si veda nulla risponde con leggerezza: “Da lì no, agente, ma se si arrampica in cima a quell’armadio vedrà perfettamente tutto”.
P.S.
Nel viaggio a londra che ho fatto c’era un giornalista di Panorama che lodava il proprio collega autore di quel pezzo sui videogiochi. Ne lodava la capacità di riconoscere una notizia “tra i tanti giochi che gli vengono segnalati”. Ho detto: “sì, facendo disinformazione”. Mi ha risposto: “ah, ma io non ne so niente di quel gioco”. Bah, gli ho spiegato che lo scopo non è seppellire la bambina ma quel filmato appare come game over (così leggo- non posso provare il gioco, non avendo una ps2 e non avendo alcun interesse nei survival horror). Mi è stato risposto che comunque è sconvolgente per un bambino e e che vengono inquadrate le mutantine della bambina in modo perverso. Credo che a questo si possa solo rispondere: come nei film, ci sono cose non adatte ai bambini e quel gioco ha un rating preciso a riguardo; censuriamo tutto? Riguardo alle inquadrature perverse- non le ho viste, ma suppongo sia nelle corde dell’immaginario erotico giapponese. Ricordiamo che sono DISEGNI, non immagini reali.
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Ale: la legge italiana punisce non solo chi crea (!) o smercia immagini reali, ma anche non reali. Comunque è un’idiozia stare a lamentarsi per Rule of Rose… voglio dire, è un horror onirico >_
…(fu troncato) almeno che scelgano qualcosa di un filo controverso come Grand Theft Auto (non che io abbia qualcosa contro GTA, che probabilmente ha “corrotto” meno “vittime” di 8 Mile :p)
PS: Puoi dire al tuo blogcoso di trasformare i segni di maggiore in html come fa coi segni di minore, e non troncare il resto del commento? 🙂
Passo le notti a sognare le mutandine di Annetta. Gigi la Trottola ha segnato la mia infanzia: che sia vietato, mi ha trasformato in un mostro. Ostracismo anche contro Coccinella. Pubblico rogo, invece, per Lamu.
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