Vodafone oggi ha confermato di avere “avviato un’azione giudiziaria dinanzi alla Corte d’Appello di Milano contro Telecom Italia Spa per abuso di posizione dominante”, per un risarcimento di 525,2 milioni di euro.
Le ragioni?
Citando dal comunicato di Vodafone
Telecom Italia avrebbe:
o utilizzato le informazioni privilegiate detenute come gestore di telefonia fissa per profilare selettivamente i clienti e dunque individuare i bersagli di offerte mirate di servizi di comunicazione mobile e di servizi integrati fisso-mobile;
o impiegato informazioni strategiche riguardanti le attività di telefonia fissa per competere nel mercato del mobile attraverso offerte non replicabili dai concorrenti;
o promesso sconti sui servizi di telefonia fissa, per sottrarre clienti a Vodafone nel mercato del mobile;
o utilizzato le ragioni di contatto con il cliente derivante dalla posizione dominante nella telefonia fissa per promuovere servizi mobili.
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Niente di nuovo sotto al solo, in verità. Notevole però che ‘ste cose stiano uscendo tutte in questi giorni. C’è un’aria di vento nuovo, forse, di cambiamenti in vista su Telecom e su certe pratiche consuente nelle nostre tlc. Anche in Europa: France Telecom è stata appena condannata a una megamulta per abuso di posizione dominante sull’Adsl. Forsa comincia a non essere più tollerabile ciò che fino a ieri era consuetudine.
A monte c’è un problema più grande, cioè di questi tempi Telecom, essendo operatore dominante sulla rete fissa, è bersaglio delle accuse di tutti gli operatori. Continuerà così finché non ci sarà una scelta tra due vie di uscita: o la separazione della rete (come vorrebbero i concorrenti) o l’alleggerimento da Telecom di certi obblighi regolamentari, che adesso impastoiano ogni sua nuova mossa nel mercato. E’ anche possibile che alla fine si scelgano entrambe le cose o una via di mezzo (un po’ di uno, un po’ dell’altro). Certo è che un cambiamento avverrà per forza.
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