Giovani senza lavoro in tutta Europa

di alex il 22 Giugno 2006

A volte fissando il colore delle proprie lacrime non si nota che intorno è il diluvio. I problem che la nostra nuova generazione affronta in Italia sono noti anche nel resto delle economie forti europee. E’ un fenomeno che temo sia strutturale e non congiunturale. Di certo non è stato ancora bene analizzato e i politici si guardano bene dal lanciare l’allarme. Però nel corso dei miei viaggi mi diverto a porre la stessa domanda, a giovani inglesi, tedeschi, francesi. La risposta è sempre la stessa: “sì, noi giovani facciamo fatica a trovare lavoro, è più difficile di quanto sia stato per i nostri genitori”. Un ragazzo laureato a Londra, in marketing, dice che non si può permettere di vivere da solo, ancora. E che conosce tanti altri laureati, magari con un lavoro, costretti a restare con i genitori o a dividere l’appartamento con amici.
Un problema non solo italiano, insomma, e sarebbe ora che i giovani facessero forza comune, in Europa, come tren’anni fa, e facessero tremare qualche poltrona. Altrimenti non se ne esce, temo.
Agli ‘anta che leggono questo blog: non accusatemi (ci) di populismo, di esagerare. Forse, sì, abbiamo perso la pazienza. Ma mettetevi un po’ nei nostri panni. Non tanto nei miei, che mi considero dooptutto un fortunato, ma di quelli di tanti che hanno studiato anni, più di voi, per avere meno di voi. E pure: se la nostra generazione può poggiare sui privilegi conquistati dalla vecchia, la casa, il conto in banca, ai nostri figli chi ci pensa?

{ 10 commenti }

catepol Giugno 23, 2006 alle 12:49

il problema almeno il mio è quello di avere oramai così tante competenze…

Stefano Giugno 23, 2006 alle 22:42

Io che “anta” sono (anche se di pochissimo), lo penso sì, che sei un po’ esagerato…

> tanti che hanno studiato anni, più di voi, per avere meno di voi.

L’equivalenza anni di studio = maggiore reddito non è più valida. Forse lo era un tempo, quando diplomati e laureati erano rari. Il paradosso è che maggiori qualifiche sono contemporaneamente più richieste (si assume un ingegnere per fare il lavoro che un tempo faceva un geometra) e meno retribuite (l’ingegnere viene pagato meno, in termini relativi, di quanto venisse pagato il geometra, anche perché le sue competenze sono usate meno: i calcoli statici li fa un apposito software — quello sì pagato fior di quattrini).

> sarebbe ora che i giovani facessero forza comune, in Europa, come tren’anni fa, e facessero tremare qualche poltrona

Per chiedere cosa ? Difficile dire cosa dovrebbero fare gli stati europei, per risolvere questo problema. Liberalizzare, come ha fatto l’Irlanda ? — E’ andato bene per un po’, ma quando c’è stata la recessione, si è sentita più che altrove, perché c’erano meno ammortizzatori. Al contrario, regolamentare come si fa in Francia ? Allora si finisce per creare una classe di privilegiati superprotetti e una massa di esclusi. Concertare, come in Germania ? Campa cavallo. Investire in ricerca ? Daccordo, ma i risultati si vedranno eventualmente fra decenni. Prepensionare a raffica per “far posto ai giovani” ? E con che soldi ?

Fabio Metitieri Giugno 24, 2006 alle 11:33

Detto da “anta”: guarda che noi non stiamo meglio dei giovani neolaureati.

Chi lavora da free ha zero garanzie, come sai bene anche tu, e spesso si vede preferire qualcuno di piu’ giovane e a inizio carriera, perche’, ovviamente, accetta compensi da fame (tanto ha appena cominciato, e poi vive ancora in famiglia…).

Quanto a chi ha il posto fisso, sai bene che non e’ piu’ cosi’ “fisso”. Nel nostro campo, dal 2001 in poi, hai visto anche tu diversi colleghi o licenziati all’improvviso, per chiusura della testata, oppure invitati ad andarsene con un premio, una pacca sulla spalla e l’avviso che se non se ne fossero andati da soli prima o poi sarebbe toccato licenziarli. In altri settori non mi pare che sia meglio: si e’ licenziato molto in Ict, ma anche nel tessile, opure nei calzaturifici. La verita’ e’ che il posto proprio “fisso” non esiste piu’.

E se fino agli “enta” riciclarsi e’ relativamente facile, con gli “anta” diventa sempre piu’ difficile. Devi fare un continuo lavoro di allungamento del curriculum, puntare a lavori di qualita’, e comunque accettare compensi bassi.

Ciao, Fabio.

Maurizio Luglio 23, 2006 alle 18:47

Paradossalmente per un ‘enta’ e’ molto piu’ facile trovare lavoro che per un ‘anta’. Certo. Ma…quando ero ‘enta’ io, si trovava lavoro a tempo determinato…ora se sei un ‘enti’ trovi lavoro in un attimo, per poi scoprire che dura solo qualche settimana o qualche mese se sei fortunato. Passato quel periodo si ricominca di nuovo. Hmmm…difficile pensare a carriera, casa, conto in banca e figli in questo modo…si, questo e’ un problema strutturale e non congiunturale (vedi cococo, cocopro e chi piu’ ne ha ne metta). Certo che se sei un ‘anta’ e perdi il lavoro…brrrr

LIVIO Dicembre 7, 2006 alle 15:52

Il problema del Lavoro di Noi giovani in EUROPA, è colpa della globalizzazione ….. In Europa produrre ormai è diventato proibitivo per le aziende …. perchè la manodopera costa…… per ottenere migliori vantaggi economici alle aziende conviene produrre in CINA e INDIA a prezzi decisamente piu bassi (un operaio li costa 100 volte meno) e rivenderli ai vitelloni EUROPEI. Cio Comporta aumento della disoccupazione nei paesi europei (sopratutto ai giovani) … e declino economico.
Se vogliamo salvare i Nostri giovani dalla Miseria….è indispensabile chiudere le frontiere ai paesi extra-europei e cercare di smerciare i prodotti tra i membri dell’unione europea.

trmadol Gennaio 30, 2007 alle 0:05

dude. awesome.

caroparlamento Febbraio 7, 2008 alle 11:48

salve,
mi chiamo giacomo faenza, ho aperto un blog http://www.caro-parlamento.blogspot.com e vi vorrei chiedere se potete postarlo o anche solo segnalarlo sul vostro sito.

il blog serve per fare il casting delle persone da intervistare per il mio documentario (che sto già girando in tutta italia, prodotto dalla jean vigo italia), si intitola Caro Parlamento, il tema sono i giovani e il lavoro nell’italia del 2008, non ha un taglio politico bensì istituzionale. la costituzione dice cose bellissime in materia di lavoro ma dalle interviste che ho già raccolto emerge che i principi costituzionali non sono stati applicati gran che… il documentario parla di dignità ferita di una generazione e questa volta a dirlo al Parlamento non saranno i soliti articoli di giornale o le fredde statistiche, ma noi giovani col nostro volto, il nostro sguardo, la nostra voce.

grazie dell’attenzione,

giacomo faenza

Anonimo Febbraio 21, 2009 alle 1:03

Girovagando su internet ho trovato un forum dove si possono scaricare programmi e giochi per tutti gli ultimi nokia..

nokiatouch.forumfree.net

E’ necessaria una piccola e veloce registrazione

Ferrantes Aprile 27, 2009 alle 15:24

I GIOVANI: QUALE FUTURO?
Luigi Ferrante: “per loro microcredito sulla fiducia e senza garanzie”
Ciao ragazzi,
mi ritrovo qui ad aggiornarvi in merito ad un nuovo e differente punto di vista sul futuro di noi giovani, sul nostro presente e sul domani lavorativo, con un occhio di riguardo ai valori umani anche e soprattutto nella nostra fascia d’età. Vi chiedo di darci una lettura, con il consiglio di conoscere prima l’uomo Luigi Ferrante, per poi apprezzarlo e magari sostenerlo senza pregiudizio o preconcetti politici.

Luigi Ferrante: candidato da indipendente alle elezioni Europee del 6 e 7 Giugno 2009, al fianco di Antonio Di Pietro per L’Italia dei Valori, se eletto porterà in argomento tra i punti del suo piano di lavoro, il sostegno della piena fiducia e del credito ai giovani, favorendo loro l’inserimento nel mondo lavorativo e politico, agevolando i contratti di locazione per gli studenti e creando una larga intesa tra Stato e sistema bancario per la realizzazione di opportunità di microcredito sulla fiducia e senza garanzie, incoraggiando soprattutto fra i giovani, opportunità di lavoro e di realizzazione ai diversamente abili.

Ulteriori informazioni reperibili su:

IL LOTO: http://www.il-loto.it/main/pagelettera.asp
MI PRESENTO (IDV): http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/elezioni/europee/doc/presentazione%201.pdf
IL BLOG: http://librodestini.blogspot.com/2008/12/luigi-ferrante.html
IL FORUM: http://luigiferrante.forumfree.net
FACEBOOK: http://it-it.facebook.com/people/Ferrante-Luigi/1001050419

Collegamenti ai Video Youtube:
http://www.youtube.com/watch?v=1AVBOh7M2dA
http://www.youtube.com/watch?v=Hj3LV2G6lyo

balianye Maggio 4, 2009 alle 9:57

Video di presentazione dei candidati del 2 maggio:
http://www.youtube.com/watch?v=IZ3U1FWjiv0

LE DONNE: MADRI O LAVORATRICI?
Luigi Ferrante: “Non più una scelta obbligata! Incrementare i nidi aziendali.”

Ciao ragazzi,
l’argomento di oggi mi tocca personalmente ma vorrei non fosse riservato solo a noi donne, perché una donna che lavora e che trova in esso una realizzazione è anche una madre più serena ed una moglie realizzata a 360 gradi. Vi chiedo quindi di darci una lettura, con il consiglio di conoscere prima l’uomo Luigi Ferrante, per poi apprezzarlo e magari sostenerlo senza pregiudizio o preconcetti politici.

Luigi Ferrante: candidato da indipendente alle elezioni Europee del 6 e 7 Giugno 2009, al fianco di Antonio Di Pietro per L’Italia dei Valori, se eletto porterà in argomento tra i punti del suo piano di lavoro, il sostegno alla maternità e al mantenimento del ruolo lavorativo della donna madre e lavoratrice, incrementando i nidi aziendali sulla base di un collaudatissimo esempio americano affermato già da diversi anni.

Inoltre deducibilità delle spese sostenute per l’educazione dei figli e per la manutenzione della casa, abolendo ogni forma di tassazione sulle successioni e la tassazione sulla prima casa.

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