Key4Biz mi scrive per replica

Un mio post ha suscitato l’urgenza di replica da parte di key4biz, con richiesta di pubblicazione ai sensi della legge.
Ecco qui. In fondo, come si usa, scrivo anche le mie ragioni.

Caro Alessandro,

i toni del tuo commento del 5 maggio sul tuo blog (La pigrizia dell’articolista), a cui sono arrivato per caso ed a seguito di una delle solite ricerche per sapere cosa si dice in rete di key4biz, sono francamente del tutto offensivi. Essendo peraltro prive di alcun contenuto informativo.

Come si dice a Roma, l’hai fatta fuori dal vasino.

Te la prendi con la nostra articolista indicandola come un caso di “pigrizia dell’articolista”.

Affermazione sciocca, ripeto, e priva di senso del pudore.

I comunicati stampa servono a questo e spesso si utilizzano parti di essi.

Lo fa anche il FT, figuriamoci!!

Key4biz produce ogni giorno una mole di scritti con una piccola redazione che fa sforzi di ogni genere.

Ed la nostra articolista prima tra le altre.

Il tutto con attenzione, serietà, professionalità.

E con una dote che non ha prezzo.

L’indipendenza.

Quella qualità che ha fatto il posizionamento di key4biz.

Non è un caso se non pubblichiamo pubblicità, a differenza di tutti gli altri portali internet compresi quelli su cui scrivi tu.

Non sarà un caso se nel tuo post proponi il sito (Punto Informatico, Nota di Alessandro) di cui sei collaboratore.

Sei parte in causa.

Immagino tu sia anche pagato per i tuoi articoli.

Al contrario, noi abbiamo un ruolo di terzietà riconosciuto che ci assicura quotidianamente una buona dose di apprezzamenti grazie ai quali continuiamo a crescere ed a sviluppare le nostre attività.

Le tue affermazioni sono, per tutto questo, francamente sciocche ed astiose.

Certo ricordo l’insistenza con cui ti sei proposto come nostro collaboratore, ma devo escludere che si tratti di sentimenti così bassi.

Ed allora le ragioni devono essere altre.

Non le capisco.

Le conosci solo tu.

E forse pochi altri, perché i giudizi pubblici nei nostri confronti di rappresentanti delle istituzioni e delle imprese in Italia ed all’estero ed i risultati raggiunti quotidianamente da key4biz dicono il contrario.

Per tua tranquillità, al contrario del warning da te dato ai tuoi lettori, la notizia rimarrà sempre free, così potrà essere sempre letta e mi auguro che attraverso la tua sollecitazione noi possiamo avere altri lettori, cosa di cui ti ringrazio sin da ora.

Rivolgendomi al collega, a questo punto (di cui non posso condividere modi e toni), ti invito a pubblicare con uguale spazio e rilevanza questa mail sul tuo blog.

Questo è quanto suggerisce correttezza e rispetto professionale, unitamente alla legge su.

Do you know??

Saluti cordiali

Raffaele Barberio
Direttore responsabile
raffaele.barberio@key4biz.it

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Ciao Raffaele,

Nessun problema. Ma qualche precisazione. Non ho ragioni di risentimento contro key4biz, che leggo ogni giorno dal primo in cui è uscita la newsletter (se lo ritenessi fonte non valida non lo leggerei; e quella stessa articolista è brava e interessante quando scrive cose del suo sacco). So che cosa significa produrre una grande mole di articoli ogni giorno. Però un articolo che è all’80 per cento copiato dal comunicato credo sia una caduta di stile e la mia critica avrebbe dovuto essere presa come stimolo, non come offesa. Le critiche servono a questo, credo, se sono circostanziate e motivate si chiamano costruttive e spero proprio che la mia lo fosse. Punto Informatico produce tutti quelli articoli pur senza avere una redazione fisica. Ciononostante non trovi mai un articolo che riprende di peso un comunicato (compresi gli aggettivi che esaltano il prodotto, che è la cosa più triste). Eppure immagino che key4biz sia letto da molti professionisti della comunicazione, non è un target generalista, no? Gente che- come me- il comunicato l’ha già letto e vorrebbe un approfondimento, un commento; e se lo rivede pubblicato alza il sopracciglio.

Leggendo il mio blog avrai visto che me la sono presa con tanti giornali, per inesattezze o errori marchiani su argomenti di tecnologia. Anche giornali per cui ho collaborato in passato o con continuo a collaborare. A volte ho avuto anche dissidi con la redazione per questa mia pratica, ma ho il brutto vizio di non riuscire a trattenere le mie idee.
Capisco che nel nostro mestiere le critiche, soprattutto da colleghi, possano essere antipatiche e, in Italia, considerate unfair (è una scarsa abitudine alla competizione vera e alla meritocrazia). Si pensa subito a un motivo occulto. Quando magari- come nel mio caso- è solo un pungolo, di socratica memoria, per migliorarsi.

È vero, nel 2002, mi sono proposto come collaboratore a key4biz, come del resto a tutte le testate del settore, all’epoca. Ma non è stato il primo nostro contatto. Nel 2000 o 2001 mi avevi chiamato per propormi un colloquio di lavoro e formare la redazione fisica (avevi letto il mio annuncio su immediapress). Per ragioni personali ho preferito rinunciare a quest’opportunità. Non vedo perché quindi dovrei avere risentimento.

Nell’augurio che si possa avere un dialogo civile e costruttivo,

Alessandro