Il primo gennaio scattano alcune regole che portano l’amministratore pubblica italiana verso le gloriose sorti progressive del digitale.
Il problema più grave da affrontare, dicono gli esperti, non saranno tanto i fondi necessari per la migrazione della PA quanto la difficoltà a cambiare le abitudini e aggiornare la cultura informatica di chi ci lavora.
Sinceramente la vedo dura, almeno finché il grosso degli attuali dipendneti comunali non andrà in pensione. La mia esperienza è che l’addetto comunale medio, almeno qui al Sud, è di un’ignoranza abissale; altro che computer: a malapena hanno conoscenze da licenza media. Tanto, com’è noto, si entra per raccomandazione. Un esempio. Bisognava fare la carta d’identità a una cittadina russa che risiede in Italia. La emette il comune di Taranto. Alla voce cittadinanza, scrive: sovietica. A 13 anni circa dal crollo del regime. Database poco aggiornati? Hanno dimenticato di scaricare le ultime patch, a quanto pare. Possibile che nessun addetto che abbia letto la carta emessa si sia reso conto dell’assurdità? Ma non è finita qui, ignorantia vincit omnia: si cerca a fatica di spiegare l’errore all’addetta (una cinquantenne) che ha consegnato la carta. <<"Ma allora è sbagliato, "sovietica"?>>. Altro che patch: questi si sono chiusi in una caverna negli ultimi 13 anni. Dicono che correggeranno con la dicitura esatta, ossia “cittadinanza russa”. Arriva la nuova carta: ora c’è scritto “cittadinanza russa (USR)”. Non chiedetemi che cosa voglia dire quella sigla, ma sospetto che i soviet usciti dalla porta siano rientrati dalla finestra.
Amministrazione al computer? La vedo dura, la vedo dura…
Amministrazione digitale? La vedo dura
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ma no, caro alessandro, è che l’addetto comunale medio fa parte dello zoccolo duro, i “duri e puri” di Bertinotti, anzi, che dico, di Cossutta! Nel senso che si rifiutano di ammettere che il paese del socialismo reale si sia dissolto come neve al sole e che questo significhi il trionfo del capitalismo, ossia che (come ha scritto un noto storico) “the west is the best”. Ah, se non ci fossero, bisognerebbe inventarli, questi ultra-idealisti, che non si fanno smuovere nemmeno dalle cannonate della Storia; la loro ricompensa è certa: andranno tutti in paradiso! Magari ci andassero presto, così lasciano il posto ai + giovani…? ;-))
ah, e ho appena letto questo intervento di Luisa Carrada (è grave se non sai chi è…) proprio su tali tematiche, che la fa meno pessimistica di te — anche se lei vede la cosa, ovviamente, dal versante ‘accademico’, non da quello di Yula…
Dimenticavo il permalink: http://mestierediscrivere.splinder.com/1132157501#6310776
CIAO
Post davvero brillante.
Piccolo hint per il blog. > Nel menù, sotto la categoria “Archive” ci starebbe bene un bel link “home” che riporti l’utente alla homepage. Altrimenti come fa un utente a tornare alla homepage? Nemmeno cliccando sul logo del blog si riesce a tornare alla homepage. (Il logo non è cliccabile).
La conosco, de lachenal di poca fede! Ci siamo anche scambiati qualche mail tempo fa.
Good observation, your ideas are right on.
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