Secondo un report condotto per conto della Commissione, il download illegale di brani non influenza negativamente gli acquisti e non deve preoccupare i detentori del copyright.
E’ vero che ci sono studi di segno opposto, ma perlomeno si può dire che la situazione non è chiara e univoca. E finché non lo è, è corretto costringere i provider a filtrare i siti con possibile danno agli equilibri di internet?
C’è anche da dire che la pirateria sta calando per via del boom delle vendite di musica online e dello streaming (legale). Credo quindi che chi resta a fare pirateria, adesso, probabilmente sono perlopiù persone che non hanno alternative e non comprerebbero comunque.
I commenti per questo articolo sono stati chiusi.