A marzo, massimo aprile, debutterà l’agenda digitale italiana. E’ quanto si legge nella bozza del pacchetto Semplificazioni: il governo adotterà entro 60 giorni alcune misure per l’innovazione in Italia. Dirompente mi sembra una misura, in particolare: le comunicazioni e le trasmissioni tra i Comuni di atti e di documenti saranno fatte “esclusivamente in modalità telematica”. Molte altre cose sono piuttosto generiche.
Dal canto nostro, concordiamo con Confidustria su un punto: adottiamo subito misure nemmeno rivoluzionarie e a costo zero, come per esempio imporre a privati e aziende di non far pagare, al pubblico, i canali digitali più di quelli analogici per le stesse pratiche e servizi. I bollettini postali costano di più via internet, perché? Dovrebbe essere il contrario. E qui ci metto anche cose banalissime ma devastanti come i cinema che fanno pagare un sovrapprezzo per la prenotazione via internet.
{ 1 commento }
E speriamo in qualche novità anche sull’iva dei libri che in formato digitale è al 21 per cento anziché al 4 come per il formato cartaceo…
I commenti per questo articolo sono stati chiusi.