Mi piace il lavoro dei garanti privacy UE: sostengono gli interessi degli utenti contro quelli delle aziende, spesso e volentieri. E dicono cose che gli esperti fino a ieri hanno sostenuto con poco seguito: così il 14 luglio hanno detto che il consenso al trattamento dei dati deve essere espresso con un’azione positiva. Non c’è silenzio-assenso, non è sufficiente non togliere la spunta a un’opzione convalidata di default su un sito. Capito, Facebook?
Il consenso nei social network non può essere di default
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