L’acquisizione è confermata Al solito queste mega acquisizioni riescono se c’è una sinergia, altrimenti quello acquisito ristagna in innovazione, come insegna la storia di eBay, che ha comprato Skype senza saper bene che farci. Salvo poi guadagnarci molto grazie alla vendita del suo residuo 30 per cento a Microsoft.
Le sinergie saranno numerose secondo Microsoft: cellulari, Xbox, Kinect, pc, tv, piattaforma di unified communications, messenger… Mi sembra che la dichiarazione di Steve Balmer, Ceo di Microsoft, sia abbastanza chiara: “vogliamo che gli utenti parlino tra loro senza limiti di terminali o di community di appartenenza”. Si va insomma verso una mega integrazione di strumenti e basi di utenti, per telefonate e vari servizi.
Questo di per sé è una buona notizia: il limite principale di Skype è la chiusura verso l’esterno (il suo non essere standard); si amplieranno quindi le possibilità, per gli utenti, di comunicare. A vederla da un altro punto di vista: l’acquisizione sembra dimostrare che è impossibile restare un’azienda indipendente senza essere anche una piattaforma, collegata a un reticolo di soluzioni. Skype ha proseguito per otto anni in orgoglioso isolamento, non è riuscita a integrarsi nella piattaforma eBay e ora ci si riprova con Microsoft. Di questi tempi, da soli le tecnologie non vanno da nessuna parte.
(Pezzo modificato dopo la conferenza)
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